Siamo ormai atterrati a Los Angeles ritrovandoci nel delirio di uno degli aeroporti più incasinati al mondo.
Due ore di attesa per passare la dogana, solite domande di rito a cui seguono le solite risposte americane per dirti che non hai abbastanza soldi per vivere qui, che il contante che hai con te non basta e la carta di credito neppure.
Fatto oggi la buona stella è dalla nostra parte, tant’è che nonostante tutto ci fanno passare senza troppi problemi e appena arrivati a recuperare i bagagli scopriamo che sul tappeto le nostre sacche non ci sono più.
Dopo altre due ore e parecchi sbattimenti, finalmente usciamo dall’aeroporto di LAX e andiamo a prendere la macchina a noleggio che ci serve per viaggiare fino a Las Vegas dove abbiamo la consegna del camper.

Per poter viaggiare nel paese di Zio Sam abbiamo dovuto optare per un camper a noleggio, comprarlo sarebbe stato possibile, farci l’assicurazione come non residente us praticamente impossibile.Inoltre per viaggiare e sciare, dovevamo avere un mezzo con un minimo di comfort, una stufetta interna a gas e sufficientemente alto per potersi cambiare e sopravvivere anche quando fuori il termometro scende a -20°.
Tuttavia prima di partire con la macchina recuperiamo il numero di Riccardo, un amico italiano che non vedo da almeno 10 anni che lavora nel cinema e si è trasferito qui parecchio tempo fa.
-Tuuuu-tu tuuu-tu…hello?
-Ciao riky, sono teo, il fratello di elisa…
Dopo 10 secondi di silenzio mi arriva una risposta…-ma non ci credooooo!

E così il nostro viaggio nel nord america inizia subito con una bella, seppur breve, visita a Riccardo, seguita dall’immancabile selfie di gruppo.

Riky, Peo e Teo

Giusto il tempo di due birre e via alla volta di Las Vegas, città da mille e una notte.
Qui su consiglio di Riky, passeremo la notte al Flamingo, all’insegna del pacchianesimo più pacchiano che esista.

Flamingo hotel in Las Vegas

No problem, da domani tutto il lusso svanirà in un attimo, nei prossimi 3 mesi e più viaggeremo comunque su di un mezzo che per noi reduci dall’esperienza fantastica del minicamper in Nuova Zelanda appare come un extralusso: 21 piedi di camper che ci pare sia basato su di un fiat ducato a passo lungo, solo che come motore monta un Dodge 3600 benzina… in europa sarebbe stato sicuramente un bagno di sangue, qui un po meno.

Nome in codice Winnie Poo, sempre meglio che winnibagoo (nome dell’allestitore).

Winnie poo

Prima destinazione, beh, manco da chiedere, Salt Lake City, Utah, dove DPS ski ha il quartier generale, ma soprattutto dove c’è la neve migliore, come riportato sulle targhe delle automobili, ‘Utah- The greatest snow on earth’.
Volete sapere perchè non abbiamo più pubblicato foto?
Ne siete sicuri?
Bene, semplicemente perchè dal 18 gennaio, primo giorno di neve e inverno, stiamo sciando come non ci fosse un domani.
Questo un piccolo edit delle ultime settimane, rimasto in stand by a causa della penuria di neve sulle Alpi degli ultimi mesi, non poteva essere pubblicato prima.
Ora che è arrivata la neve democratica, possiamo anche farvi vedere quello che abbiamo combinato.
Buona visione:

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