Scorribande a stelle e strisce

Journal Usa
By on March 31, 2017

Lasciando con molto dispiacere lo Utah e la sua polvere, questa volta ci dirigiamo verso est.

Ci aspetta un lungo viaggio ma soprattutto ciò che lo rende faticoso è il famoso e mai visto “Black ice on the road”.

Teo concentratissimo nella guida, mantiene una velocità al quanto sicura ma il suo stato mentale viene disturbato dagli innumerevoli sorpassi da parte dei “Big Trucks” che sfrecciano a velocità incredibili pensando di sconfiggere l’asfalto assai scivoloso.
Purtroppo per alcuni di loro il gioco finisce molto presto: a bordo della strada si possono, infatti,  osservare Tir capovolti  o semplicemente finiti “outside”.

Il famoso balck ice è presente su tutta l’autostrada che da Sat lake city attraversa park city e va a Denver

Passando per il Wyoming, dopo circa 12 ore di viaggio, raggiungiamo la nostra destinazione, Denver,  dove si svolge la fiera invernale più importante del nord america (SIA  snow show).

Ad aspettarci troviamo Kim, manager di SCARPA Nord America, Stephan fondatore e patron di DPSKIS ma soprattutto incontriamo a distanza di qualche mese dall’ultima volta, Paolo e Umberto di MASTERS bastoni da sci, trekking e nordic walking, venuti da Bassano del Grappa per la fiera.

Riusciamo anche a passare dagli amici di Patagonia e del progetto Wornwear che ovviamente risultano sommersi di lavoro e così non riusciamo a riparare i capi che avevamo portato; in cambio però prontamente ci vengono fornite le toppe da applicare sui buchi dei nostir amati goretex.

 

Le sorprese non mancano mai: la prima sera, Stephan ci invita a vedere una delle partite di basket più importanti di questa settimana: i Nuggets contro Phoenix suns.

Entriamo alla fine dell’ultimo tempo e non ci rendiamo conto ancora dove siamo finiti… sembrava di essere in un film americano.

Passando da una porta secondaria ci ritroviamo praticamente  a bordocampo, a due passi da questi giganti e dalle famose  “Cheerleaders”, risaliamo di corsa le gradinate e arriviamo nella zona “suites” dove veniamo accolti con birra e patatine.

Ancora una volta non ci sembra vero e per Teo, con gli anni trascorsi a giocare a pallacanestro, realizza  un piccolo sogno anche a distanza di molti anni.

Finita la fiera, veniamo invitati per i demo days, una sorta di skitest del materiale presentato in fiera, a Copper Mountain, sempre in Colorado.

Qui passiamo un paio di giorni a provare il materiale nuovo divertendoci a sciabolare in pista, dal momento che le condizioni fuori non erano delle migliori con neve ventata e dura, niente a che vedere con quella sciata nel Wasatch, in Utah.

Nani sulle sedie di Copper

Test di sci e scarponi a Copper Mountain, piste perfette e fuoripista di cemento

Proseguiamo il nostro viaggio verso ovest e questa volta ad attenderci a Minturn, non distante da Vail, Marco Tonazzi , ex atleta di coppa del mondo quando il papà di teo allenava i maschi della nazionale.

Marco vive e lavora qui da ormai da 25 anni per buona parte dell’anno, ha aperto alcune attività tra cui un market dove potete trovare ottime risorse italiane, il posto si chiama ”casa Valbruna-Italy”, e infatti, subito dopo una stretta di mano, il welcome arriva subito con un buon pacchetto di Lavazza qualità oro.

A casa di Marco Tonazzi un piccolo selfie prima di cena

L’ospitalità Italiana ci fa sentire a casa: passiamo un paio di giorni nel B&B che ha appena rilevato a Minturn, ottima base se doveste passare in zona,  e dopo qualche settimana ritroviamo nuovamente quella sensazione piacevole di un letto gigante (il classico King size americano dove ci puoi dormire anche in 4) ma soprattutto della comodità di un bagno. Come due principi ci godiamo questo stop inaspettato in questo splendido paesino dove su consiglio di Marco, andiamo dritti al pub locale per assaporare le strepitose alette di pollo tradizionali, chiamate “Wings”, insieme ad una birra media.

The Minturn Inn, il B&B che Marco ha appena rilevato. puro stile western

Il giorno successivo seguendo le indicazioni di Marco decidiamo di riposarci e andiamo a visitare il tipico villaggio di Leadville, capoluogo di contea della Contea di Lake dello Stato del Colorado.

Era proprio ciò che cercavamo: cittadina autentica dove si possono trovare scorci di storia dell’epoca d’oro delle miniere.

Il centro mantiene ancora luoghi e oggetti del passato ma ciò che la rende ancor di più tradizionale è il rustico e leggendario “Silver Dollar Saloon”.

Seduti al bancone, con una buona birra ci lasciamo trasportare da quest’atmosfera “far west“ tra musica, un paio di frequentatori e gli arredi d’antan.

Ad attenderci i prossimi giorni, troveremo le nevi le nevi e gli splendidi pendii di Aspen, sempre in Colorado.

Dopo un ” warm up” sulla pista di Coppa del Mondo, ci spostiamo nell’altro versante della montagna, Aspen Highland, che pero non è collegato da un impianto di risalita ma bensi da un bus “gratuito”.

In questa piccola valletta, si trova l’Highland Bowl: la famosa montagna di Aspen.

Risalita nel vento lungo la spalla che conduce in cima ad Aspen Highland

La vetta si può raggiungere in circa 30-40 min dall’arrivo di una seggiovia, percorrendo una semplice e comoda cresta, con un’ attenzione particolare al fiato perché sul filo dei 4000m.

Da qui abbiamo finalmente una vista a 360°… Amazing, finalmente un po di montagne, quelle vere!

Sono le 14.30, in perfetto orario per l’ultima run del giorno. Anziché fermarci in cima decidiamo di continuare lungo il crinale per raggiungere, finalmente, la zona chiamata ‘Five Fingers’, lontano dal casino degli impianti e senza skipatrol a presidiare.

Una delle cose più belle è lasciare la sicurezza dei bombardamenti degli skipatrol per andare finalmente a sciare la neve libera

Ai nostri occhi un pendio goloso e le ultime luci, nulla di meglio per concludere degnamente la nostra visita qui……

Tuttavia il rientro ad Aspen paese si presenta non semplice come previsto, infatti raggiungiamo la strada e iniziamo a percorrerla, lungo i bordi, con gli sci ai piedi ma sempre pronti con il pollice all’insù con la speranza di trovare uno strappo per Aspen, distante almeno 15 km 🙂

Dopo qualche km, riusciamo a far pena a un local e a scroccare così un passaggio verso casa…

Quando pensi che la giornata sia finita, arriva inaspettatamente qualcosa di particolare che ti fa credere che il mondo sia davvero piccolo.

Mentre Peo chiede un’informazione a un’impiegata dello ski resort, conosce Leonardo Welf: tra una chiacchiera e l’altra scopriamo che la sua family proviene da Gressoney.

Little Italy si ritrova ad Apsen per puro caso

Insieme ad alcuni suoi amici ci invita a bere una birra nel locale più cool e trendy di Aspen dove le donne , in buona parte rifatte sia sopra che sotto,  sono le vere protagoniste.

Ma ancora una volta rimaniamo increduli dagli incontri e dai legami che infondo uniscono tutto il mondo: questa volta Peo ritrova Riky, il suo vecchio direttore de ” Escuela de ski y snowboard Catedral” di San Carlos de Bariloche -Argentina.

Per finire in bellezza, decidiamo di andare a cena tutti insieme a “L’Hostaria” , un ottimo ristorante italiano ad Aspen.

Anche qui ultimo colpo sei scena a proposito della famosa ospitalità italiana nel mondo : Tiziano, il gestore, durante i saluti, va un attimo in cucina per uscire con alcuni doni difficilmente trovabili nei negozi a stelle e strisce: in regalo per continuare il viaggio ci vengono offerte una buona bottiglia di vino, un pezzo di fontina DOC sottovuoto e un sacchetto colmo di pane e crostini fatti a mano nel loro locale.

Con questo bottino di energia e qualità siamo pronti per continuare, ormai non ci fermerà più nessuno.

Fontina, pane e vino, cosa chiedere di più?

Lavazza qualità ORO, puro piacere nella moka viaggiatrice

 

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1 Comment
  1. Reply

    andrew wilz

    March 31, 2017

    So good to see this! Thank you guys for sharing 🙂 I hope you’re warm and happy in AK! Hope to see you again soon!

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